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Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
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Ricerca di Rita Skeeter e di Skeeter, Rita


    «Lo sapevo» disse il signor Weasley gravemente. «Il Ministero brancola nel buio… i colpevoli non sono stati catturati… servizio di sicurezza inefficiente… Maghi Oscuri in libertà… sventura nazionale… Di chi è? Ah… ma certo… Rita Skeeter».
Caos al Ministero (Cap. 10 Harry Potter 4)

    «Se papà non avesse detto niente, la vecchia Rita avrebbe scritto che era scandaloso che nessuno del Ministero avesse commentato l’accaduto» disse Bill, che stava giocando a scacchi con Ron. «Rita Skeeter non mette mai nessuno in buona luce. Vi ricordate? Una volta ha intervistato tutti gli Spezzaincantesimi della Gringott, e mi ha chiamato “un fricchettone coi capelli lunghi”».
Caos al Ministero (Cap. 10 Harry Potter 4)

    «Be’, adesso sì che siamo nei guai» disse alla signora Weasley sedendosi in una poltrona vicino al fuoco e giocherellando con scarso entusiasmo con il suo cavolfiore un po’ rattrappito. «È tutta la settimana che Rita Skeeter va in giro a ficcare il naso in cerca di altri pasticci del Ministero di cui scrivere. E ora ha scoperto che la povera Bertha è sparita, così questa storia sarà in prima pagina domani sul Profeta. Io l’avevo detto a Bagman che doveva mandare qualcuno a cercarla un secolo fa».
Caos al Ministero (Cap. 10 Harry Potter 4)

    «… un vero colpo di fortuna averlo sentito» disse la testa di Diggory. «Dovevo andare in ufficio presto per spedire un paio di gufi, e ho trovato tutti quelli dell’Uso Improprio della Magia che uscivano… se Rita Skeeter viene a sapere di questa cosa, Arthur…»
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    Pare che i guai del Ministero della Magia non siano ancora finiti, scrive Rita Skeeter, inviato speciale. Recentemente sotto accusa per lo scarso controllo alla Coppa del Mondo di Quidditch, e ancora incapace di giustificare la sparizione di una delle sue streghe, il Ministero è sprofondato di nuovo nell’imbarazzo ieri a opera di Arnold Weasley, dell’Ufficio per l’Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani.
Malocchio Moody (Cap. 13 Harry Potter 4)


    «Dobbiamo controllare che le vostre bacchette siano perfettamente efficienti, senza problemi, sai, visto che sono i vostri strumenti più importanti nelle prove che vi aspettano» disse Bagman. «L’esperto adesso è di sopra con Silente. E poi ci sarà il tempo per qualche scatto. Questa è Rita Skeeter» aggiunse, indicando la strega con il vestito cremisi, «scriverà un piccolo articolo sul Torneo per La Gazzetta del Profeta…»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Forse non tanto piccolo, Ludo» disse Rita Skeeter, gli occhi fissi su Harry.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Splendido» disse Rita Skeeter, e in un attimo le sue dita dai rossi artigli stringevano il braccio di Harry con forza sorprendente, lei lo pilotava fuori della stanza, e apriva una porta lì accanto.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Vieni, caro — così — splendido» disse di nuovo Rita Skeeter, appollaiandosi in precario equilibrio su un secchio rovesciato, spingendo Harry a sedere su una scatola di cartone e chiudendo la porta, così che si trovarono immersi nell’oscurità. «Ora, vediamo un po’…»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Il sorriso di Rita Skeeter si fece più largo (Harry contò tre denti d’oro). Frugò di nuovo nella borsa di coccodrillo e ne sfilò una lunga penna verde acido e un rotolo di pergamena, che srotolò fra loro su una cassetta di Solvente Magico di Nonna Acetonella per Ogni Tipo di Sporcizia. S’infilò in bocca la punta della penna verde, la succhiò per un momento con evidente piacere, poi la mise in piedi sulla pergamena, dove rimase in equilibrio sulla punta, vibrando lievemente.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Prova… sono Rita Skeeter, inviato della Gazzetta del Profeta».
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Harry gettò un’occhiata. Nell’istante in cui Rita Skeeter aveva aperto bocca, la piuma verde aveva cominciato a scrivere freneticamente, scivolando sulla pergamena:
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    L’attraente bionda Rita Skeeter, quarantatré anni, la cui indomita penna ha punzecchiato molti palloni gonfiati…
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Splendido» disse ancora una volta Rita Skeeter. Strappò la striscia superiore del rotolo, la appallottolò e la ficcò nella borsetta. Poi si chinò verso Harry e disse: «Allora, Harry… che cosa ti ha convinto a partecipare al Torneo Tremaghi?»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Ignora la penna, Harry» disse Rita Skeeter con decisione. A malincuore, Harry alzò gli occhi verso di lei. «Allora… perché hai deciso di prendere parte al Torneo. Harry?»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)


    Rita Skeeter sollevò un sopracciglio pesantemente ritoccato con la matita nera. «Andiamo, Harry, non è il caso di aver paura di finire nei guai. Sappiamo tutti che non avresti dovuto affatto partecipare. Ma non preoccuparti. I nostri lettori adorano i ribelli».
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Che cosa provi quando pensi alle prove che ti attendono?» chiese Rita Skeeter. «Sei eccitato? Nervoso?»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Sono morti dei campioni nel passato, vero?» disse Rita Skeeter tutta frizzante. «Non ci hai pensato?»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Naturalmente tu hai già visto la morte in faccia, vero?» disse Rita Skeeter guardandolo con attenzione. «Diresti che questo ha lasciato un segno su di te?»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Ti ricordi vagamente i tuoi genitori?» chiese Rita Skeeter, dandogli sulla voce.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Ora Harry era seccato davvero. Come diavolo faceva a sapere cos’avrebbero provato i suoi genitori se fossero stati vivi? Si accorse che Rita Skeeter lo osservava con molta attenzione. Incupito, evitò il suo sguardo e lesse le parole che la penna aveva appena tracciato.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Prima che Rita Skeeter potesse proferir parola, la porta del ripostiglio delle scope si aprì. Harry alzò gli occhi, strizzandoli nella luce forte. Albus Silente era in piedi e guardava tutti e due lì schiacciati nello sgabuzzino.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Silente!» strillò Rita Skeeter, apparentemente deliziata: ma Harry notò che penna e pergamena erano spariti all’improvviso da sopra la scatola di Solvente Magico, e le dita artigliate di Rita facevano scattare in gran fretta il fermaglio della sua borsa di coccodrillo. «Come sta?» disse, alzandosi e tendendo una delle sue manone mascoline a Silente. «Spero che durante l’estate abbia letto il mio articolo sulla Conferenza della Confederazione Internazionale dei Maghi…»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Rita Skeeter non parve nemmeno vagamente imbarazzata. «Stavo solo sottolineando che alcune delle sue idee sono un po’ vecchio stile, Silente, e che molti maghi della strada…»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Assai lieto di sfuggire a Rita Skeeter, Harry tornò in fretta nella stanza. Gli altri campioni erano seduti vicino alla porta; lui si mise subito vicino a Cedric, e guardò verso il tavolo coperto di velluto, dove ora erano schierati quattro dei cinque giudici: il professor Karkaroff, Madame Maxime, il signor Crouch e Ludo Bagman. Rita Skeeter si sistemò in un angolo; Harry la vide far scivolare di nuovo la pergamena fuori dalla borsa, spiegarla sul ginocchio, succhiare la punta della Penna Prendiappunti e sistemarla sul foglio.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)


    Harry non aveva mai confidato questa cosa a nessuno. Era molto affezionato alla sua bacchetta, e per quello che lo riguardava, la sua parentela con la bacchetta di Voldemort era una cosa che non poteva evitare: un po’ come non poteva evitare di essere imparentato con zia Petunia. Comunque, sperava davvero che il signor Olivander non avesse intenzione di raccontarlo ai presenti: aveva la strana sensazione che in tal caso la Penna Prendiappunti di Rita Skeeter sarebbe semplicemente scoppiata di gioia.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Ehm… si, facciamo prima quelle» rispose Rita Skeeter, gli occhi di nuovo puntati addosso a Harry. «E poi magari qualche scatto singolo».
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Le fotografie richiesero molto tempo. Madame Maxime faceva ombra a tutti gli altri ovunque si sistemasse, e il fotografo non riusciva ad allontanarsi tanto da farla stare nell’obiettivo. Alla fine lei dovette sedersi mentre tutti gli altri la circondavano in piedi. Karkaroff continuava ad arrotolarsi la barbetta sul dito per arricciarla di più; Krum, che secondo Harry doveva essere abituato a quel genere di cose, si rannicchiò dietro a tutti, cercando di nascondersi. Il fotografo sembrava assolutamente deciso a tenere davanti Fleur, ma Rita Skeeter continuava a correre in avanti e a trascinare Harry dove era più visibile. Poi insistette per scattare foto di tutti i campioni uno per uno. Finalmente furono liberi di andarsene.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Nel frattempo, la vita di Harry nel castello peggiorò ancora quando uscì l’articolo di Rita Skeeter sul Torneo Tremaghi: si scoprì infatti che era non tanto un pezzo sul Torneo quanto la storia della vita di Harry tratteggiata a tinte forti. Una foto di Harry occupava gran parte della prima pagina; l’articolo (che continuava alle pagine due, sei e sette) era tutto su Harry, i nomi dei campioni di Beauxbatons e Durmstrang (scritti sbagliati) erano stati infilati nell’ultima riga dell’articolo, e Cedric non era stato nemmeno citato.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    L’articolo era uscito dieci giorni prima, e tutte le volte che ci pensava, Harry provava ancora un senso di nausea e vergogna bruciante. Rita Skeeter aveva riferito una mostruosa quantità di cose che lui non ricordava di aver mai detto nella vita, men che meno nel ripostiglio delle scope.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Ma Rita Skeeter era andata oltre: non solo aveva trasformato i suoi “ehm” in lunghe frasi stucchevoli, ma aveva anche intervistato altri sul suo conto.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Rita Skeeter e il suo amico fotografo erano appena usciti dal pub Tre Manici di Scopa. Passarono proprio accanto a Hermione senza guardarla, parlando a bassa voce. Harry si ritrasse contro il muro di Mielandia perché Rita Skeeter la smettesse di colpirlo con la sua borsetta di coccodrillo.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    «Io…» Per un istante, Harry cercò di dire «bene», ma non ce la fece. Prima di riuscire a fermarsi, si ritrovò a parlare più di quanto non avesse fatto da giorni: di come nessuno credesse che non era stato a lui a proporsi per il Torneo, delle bugie di Rita Skeeter sulla Gazzetta del Profeta, di come non poteva fare un passo senza essere preso in giro — e di Ron, Ron che non gli credeva, Ron che era geloso…
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Quando Harry giunse ai piedi della scalinata di marmo, Cedric era in cima, con un gruppo di amici del sesto anno. Harry non voleva parlargli davanti a loro; erano di quelli che lo bersagliavano di battute sull’articolo di Rita Skeeter tutte le volte che lo incontravano. Seguì Cedric tenendosi a distanza, e vide che puntava verso il corridoio dell’aula di Incantesimi. Ciò gli diede un’idea. Fermandosi a una certa distanza da loro, estrasse la bacchetta e prese la mira con cura.
La Prima Prova (Cap. 20 Harry Potter 4)

    Era Rita Skeeter. Quel giorno era vestita di verde acido, che s’intonava perfettamente con la Penna Prendiappunti, pronta all’azione.
La Prima Prova (Cap. 20 Harry Potter 4)


    Rita Skeeter era appoggiata allo steccato che circondava il giardino di Hagrid, e guardava il caos lì dentro. Portava un pesante mantello rosso vivo con il collo di pelliccia viola, e la borsetta di coccodrillo a tracolla.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    «Lei chi è?» chiese Hagrid a Rita Skeeter, stringendo in un cappio il pungiglione dello Schiopodo.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    «Rita Skeeter, inviato della Gazzetta del Profeta» rispose Rita con un gran sorriso. I suoi denti d’oro luccicarono.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    «Ah, sei qui, Harry!» esclamò Rita Skeeter voltandosi. «Allora Cura delle Creature Magiche ti piace, eh? È una delle tue materie preferite?»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    Harry aveva un brutto presentimento, ma non ci fu modo di comunicarlo a Hagrid senza che Rita Skeeter se ne accorgesse, così dovette rimanere lì impalato in silenzio mentre Hagrid e Rita si accordavano per incontrarsi ai Tre Manici di Scopa per una lunga intervista. Poi su al castello suonò la campana, il segnale della fine delle lezioni.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    «Be’, arrivederci, Harry!» esclamò allegramente Rita Skeeter. «A venerdì sera, allora, Hagrid!»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    Nel complesso, Harry dovette ammettere che anche con l’imbarazzante prospettiva di dover aprire il ballo, la vita era decisamente migliorata dopo la prima prova. Nei corridoi non era più il bersaglio di tante battute sarcastiche, e sospettava che la cosa avesse parecchio a che fare con Cedric: doveva aver detto ai Tassorosso di lasciare in pace Harry, in cambio della soffiata sui draghi. Circolavano anche meno spille TIFA PER CEDRIC DIGGORY. Draco Malfoy, naturalmente, citava ancora l’articolo di Rita Skeeter tutte le volte che se ne presentava l’occasione, ma suscitava sempre meno risate. E ad aumentare il senso di benessere di Harry, sulla Gazzetta del Profeta non erano apparse pagine su Hagrid.
La Prova Inaspettata (Cap. 22 Harry Potter 4)

    «Non sembrava che ci interessassero tanto le Creature Magiche, a dirti la verità» disse Hagrid, quando Harry, Ron e Hermione gli chiesero com’era andata l’intervista con Rita Skeeter durante l’ultima lezione di Cura delle Creature Magiche del trimestre. Con loro gran sollievo, Hagrid aveva rinunciato a ogni contatto diretto con gli Schiopodi, e quel giorno erano al riparo dietro la sua capanna, seduti a un tavolo a cavalietti a preparare una nuova selezione di cibi coi quali tentare gli Schiopodi.
La Prova Inaspettata (Cap. 22 Harry Potter 4)

    Albus Silente, eccentrico Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, non ha mai avuto paura di fare scelte discutibili in fatto di personale docente, scrive Rita Skeeter, inviato speciale. A settembre di quest’anno ha assunto Alastor «Malocchio» Moody, il noto ex Auror iettatore, per insegnare Difesa contro le Arti Oscure, una decisione che ha fatto aggrottare molte fronti al Ministero della Magia, data la ben nota abitudine di Moody di aggredire chiunque faccia un movimento brusco in sua presenza. Malocchio Moody, comunque, sembra gentile e responsabile, se confrontato con il semiumano che Silente ha assunto per insegnare Cura delle Creature Magiche.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    «Ehm… in effetti, non ho idea di dove sia» disse Bagman. «È che ha… smesso di venire a lavorare. Ormai manca da un paio di settimane. Il giovane Percy, il suo assistente, dice che è ammalato. A quanto pare manda istruzioni via gufo. Ma ti dispiace non farne parola con nessuno, Harry? Perché Rita Skeeter è ancora lì che s’impiccia dove può, e io ci scommetto che trasformerebbe la malattia di Barty in qualcosa di sinistro. Probabilmente scriverebbe che è scomparso come Bertha Jorkins».
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Rita Skeeter era appena entrata. Quel giorno era vestita di giallo banana; le lunghe unghie erano dipinte di rosa shocking, ed era accompagnata dal solito fotografo panciuto. Prese da bere per entrambi, e i due si fecero strada tra la folla fino a un tavolo vicino. Harry, Ron e Hermione la guardarono torvi mentre si avvicinava. Parlava in fretta e sembrava molto soddisfatta di qualcosa.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Alcune persone si voltarono. Gli occhi di Rita Skeeter si dilatarono dietro gli occhiali tempestati di pietre quando vide chi aveva parlato.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Rita Skeeter inarcò le sopracciglia pesantemente ritoccate.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Il sorriso di Rita Skeeter s’incrinò appena, ma un attimo dopo tornò smagliante; aprì con uno scatto la borsa di coccodrillo, estrasse la Penna Prendiappunti e disse: «Cosa ne dici di un’intervista sull’Hagrid che conosci tu, Harry? L’uomo dietro i muscoli? La tua improbabile amicizia e le ragioni che la sostengono? Lo definiresti un surrogato della figura paterna?»
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    «Siediti, stupida ragazzina, e non parlare di cose che non capisci» disse freddamente Rita Skeeter, guardando Hermione con occhi improvvisamente duri. «So delle cose di Ludo Bagman che ti farebbero arricciare i capelli… non che ne abbiano bisogno…» aggiunse, con un’occhiata alla chioma crespa di Hermione.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Uscirono, seguiti da parecchi sguardi. Quando furono sulla soglia, Harry si voltò. La Penna Prendiappunti di Rita Skeeter era in azione; sfrecciava avanti e indietro su un rotolo di pergamena posato sul tavolo.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    «Non vorrai fare una scenata a Rita Skeeter» disse Ron nervoso. «Dico sul serio, Hermione, troverà qualcosa su di te…»
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    «Sei un ragazzo sveglio, Potter» disse. L’occhio magico tornò a vagare sulla Mappa del Malandrino. «È possibile che Crouch la pensi così» disse lentamente. «Alquanto possibile… ultimamente sono circolate strane voci… corroborate da Rita Skeeter, naturalmente. Fanno innervosire parecchie persone, credo». Un cupo sorriso gli increspò la bocca storta. «Oh, se c’è una cosa che odio» sussurrò, più rivolto a se stesso che a Harry, mentre l’occhio magico era immobile sull’angolo in basso a sinistra del foglio, «è un Mangiamorte rimesso in libertà…»
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    Hermione, Harry e Ron si diressero a un tavolo in fondo, come al solito. Quando Piton ebbe voltato loro le spalle per trascrivere alla lavagna gli ingredienti della pozione del giorno, Hermione sfogliò rapida la rivista sotto il banco. Finalmente, nella sezione centrale, Hermione trovò ciò che stavano cercando. Harry e Ron si fecero più vicini. Una foto a colori di Harry apriva un breve servizio intitolato LE PENE D’AMORE DI HARRY POTTER e firmato Rita Skeeter.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «Te l’avevo detto!» sibilò Ron a Hermione che fissava l’articolo sbalordita. «Te l’avevo detto di non dar fastidio a Rita Skeeter! Ti ha fatto diventare una specie di… di donna scarlatta!»
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «È curioso, però» disse Hermione dieci minuti dopo, il pestello sospeso a mezz’aria sopra una ciotola di scarabei. «Come faceva Rita Skeeter a sapere…?»
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «E lui in effetti ha detto che non aveva mai provato niente di simile per nessun’altra» riprese Hermione, e arrossì così intensamente che Harry riuscì quasi a sentire il calore, «ma come ha fatto Rita Skeeter a sentire? Non c’era… o invece c’era? Forse è vero che ha un Mantello dell’Invisibilità, forse è sgattaiolata nel parco per assistere alla seconda prova…»
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «Ah, in più leggete sotto il banco?» aggiunse Piton, afferrando la copia del Settimanale delle Streghe. «Altri dieci punti in meno per Grifondoro… oh, ma naturalmente…» Gli occhietti neri di Piton scintillarono indugiando sull’articolo di Rita Skeeter. «Potter deve tenersi aggiornato con la rassegna stampa…»
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «L’avevo avvertita!» disse Ron mentre Hermione correva fuori dalla Sala Grande reggendosi le mani. «L’avevo avvertita di non dare fastidio a Rita Skeeter! Guarda questa…» Lesse ad alta voce una delle lettere che Hermione non aveva ancora visto. «“Ho letto sul Settimanale delle Streghe che stai prendendo in giro Harry Potter e quel ragazzo ne ha già passate tante e ti spedirò una maledizione con la prossima posta non appena riesco a trovare una busta abbastanza grande”. Accidenti, è meglio che si guardi le spalle».
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    «Aaah, non pensarci» disse Hagrid gentilmente, guardandola. «Anch’io ne ho ricevute un po’ dopo che Rita Skeeter aveva scritto della mia mamma. “Sei un mostro e dovresti essere eliminato”. “Tua madre ha ucciso tante persone innocenti e se avessi un po’ di dignità ti butteresti nel lago”».
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    «Voglio capire come fa Rita Skeeter ad ascoltare le nostre conversazioni private quando le era stato vietato di avvicinarsi al parco!» esclamò Hermione furibonda.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    «Non abbiamo abbastanza cose di cui preoccuparci?» le chiese Ron. «Dobbiamo anche imbastire una vendetta contro Rita Skeeter
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    «Quanto scommetti che torna con una scatola di spille ODIO Rita Skeeter?» disse Ron.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    Hermione, comunque, non chiese a Harry e Ron di aiutarla a vendicarsi di Rita Skeeter, cosa per la quale entrambi le furono grati, perché il loro carico di compiti diventava sempre più pesante man mano che si avvicinavano le vacanze di Pasqua. Harry era francamente stupito che Hermione riuscisse a fare ricerche sui metodi magici per ascoltare le conversazioni altrui con tutto quello che avevano da fare. Lui lavorava come un pazzo solo per riuscire a star dietro a tutti i compiti e le lezioni, anche se ci teneva a spedire regolarmente pacchi di viveri alla caverna sulla montagna per Sirius; dopo la scorsa estate, non aveva dimenticato cosa si provava ad avere continuamente fame. Allegava biglietti per Sirius, in cui scriveva che non era successo niente di straordinario, e che erano ancora in attesa di una risposta da Percy.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    E poi la segreta riapparve. Harry era seduto in un altro posto; sempre sulla panca più in alto, ma questa volta alla sinistra di Crouch. L’atmosfera sembrava diversa; rilassata, perfino allegra. I maghi e le streghe tutto attorno parlavano tra loro, quasi fossero a un incontro sportivo. Una strega a metà della fila di panche di fronte attrasse l’attenzione di Harry. Aveva corti capelli biondi, era vestita di cremisi e succhiava la punta di una penna verde acido. Era un’inconfondibile Rita Skeeter più giovane. Harry si guardò intorno; Silente era seduto di nuovo accanto a lui. con una veste diversa. Il signor Crouch sembrava più stanco e in certo modo più feroce, più emaciato… Harry capì. Era un altro ricordo, un altro giorno… un altro processo.
Il Pensatoio (Cap. 30 Harry Potter 4)

    «Rita Skeeter» borbottò alla fine.
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    «Cosa?» disse Harry. «Di nuovo Rita Skeeter
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    Il ragazzo che ha sconfitto Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato è instabile e potenzialmente pericoloso, scrive Rita Skeeter, inviato speciale. Sono venute alla luce testimonianze allarmanti sullo strano comportamento di Harry Potter, che insinuano seri dubbi sull’opportunità che partecipi a una gara impegnativa come il Torneo Tremaghi, e perfino che frequenti la scuola di Hogwarts.
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    «Ignoralo» gli disse Cedric a bassa voce, guardando accigliato suo padre. «È arrabbiato da quando è uscito quell’articolo di Rita Skeeter sul Torneo Tremaghi… sai, quando lasciò capire che eri il solo campione di Hogwarts».
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    «Rita Skeeter è solo contenta se può fare danni, Amos!» ribatté con forza la signora Weasley. «Credevo che lo sapessi, visto che lavori al Ministero!»
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    Anche Fred, George e Ginny si sedettero vicino a loro, e Harry si sentì così bene che gli parve quasi di essere tornato alla Tana; dimenticò la prova che lo aspettava, e solo quando ricomparve Hermione a metà pranzo gli venne in mente del suo lampo di genio a proposito di Rita Skeeter.
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    Harry guardò l’una e l’altra, poi disse: «Signora Weasley, non avrà creduto alla robaccia che Rita Skeeter ha scritto sul Settimanale delle Streghe, vero? Perché Hermione non è la mia fidanzata».
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    «Lei ha letto gli articoli di Rita Skeeter, signor Caramell» disse piano.
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4)

    La sera seguente Harry tornò alla Torre di Grifondoro. Da quanto gli avevano raccontato Ron e Hermione, Silente aveva parlato a tutta la scuola quella mattina a colazione. Aveva semplicemente chiesto che lasciassero in pace Harry, che nessuno gli facesse domande o insistesse per farsi raccontare ciò che era successo nel labirinto. Moltissimi, osservò Harry, lo scansavano nei corridoi evitando il suo sguardo. Alcuni sussurravano al suo passaggio, nascondendo la bocca con la mano. Immaginò che molti di loro avessero creduto all’articolo di Rita Skeeter su quanto fosse disturbato e potenzialmente pericoloso. Forse stavano elaborando le loro teorie sulla morte di Cedric. Scoprì che non gliene importava granché. La cosa migliore era stare con Ron e Hermione mentre loro parlavano di altre cose, oppure lo lasciavano star lì in silenzio mentre giocavano a scacchi. Era come se tutti e tre avessero stretto un patto che non aveva bisogno di parole. Ciascuno di loro era in attesa di un segnale, una parola su quanto stava succedendo al di fuori di Hogwarts, ed era inutile fare congetture finché non avessero saputo qualcosa di certo. L’unica volta che affrontarono l’argomento fu quando Ron disse a Harry dell’incontro che la signora Weasley aveva avuto con Silente appena prima di tornare a casa.
L'Inizio (Cap. 37 Harry Potter 4)

    «Oh, Rita non ha scritto nemmeno una riga dalla terza prova» rispose Hermione, in tono stranamente controllato. «In effetti» aggiunse, e ora la sua voce ebbe un lieve tremito, «Rita Skeeter non scriverà proprio niente per un po’. A meno che non voglia che io vuoti il sacco su di lei».
L'Inizio (Cap. 37 Harry Potter 4)

    «Oh, non cimici elettroniche» disse Hermione. «No, vedete… Rita Skeeter» — la voce di Hermione tremò di tranquillo trionfo — «è un Animagus non iscritto al registro. Sa trasformarsi…» estrasse dalla borsa un barattolino di vetro sigillato. «… in uno scarabeo».
L'Inizio (Cap. 37 Harry Potter 4)

    «Sì» rispose Harry, che non poteva aver dimenticato tanto in fretta gli articoli di Rita Skeeter su di lui.
Grimmauld Place, numero dodici (Cap. 4 Harry Potter 5)

    Hermione sventolava una mano all’altro capo del locale. Harry si alzò e si fece strada nella ressa. Era ancora a qualche tavolo di distanza quando vide che Hermione non era sola. Era seduta con le più improbabili compagne di bevute che lui potesse immaginare: Luna Lovegood e nientemeno che Rita Skeeter, ex giornalista del La Gazzetta del Profeta, una delle persone meno gradite a Hermione in tutto il mondo.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    Rita Skeeter fece di nuovo la faccia di una che ha della Puzzalinfa in bocca e si rivolse a Hermione.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    Cornelius Caramell li oltrepassò, diretto alle file davanti, con aria derelitta, rigirando la bombetta verde come al solito; Harry riconobbe poi Rita Skeeter, che, osservò con uno scatto d’ira, aveva un bloc-notes stretto nella mano armata di rossi artigli; e poi, con un sussulto di rabbia ancora peggiore, Dolores Umbridge, che ostentava sul volto da rospo una poco convincente espressione contrita, e un fiocco di velluto nero sopra i ricci color ferro. Alla vista del centauro Fiorenzo, che si ergeva come una sentinella al limitare dell’acqua, sussultò e sgattaiolò rapida a distanza di sicurezza.
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6)

   In libreria la prossima settimana le rivelazioni shock sul genio imperfetto considerato da molti il più grande mago della sua generazione. Smantellando la tradizionale immagine di serena barbuta saggezza, Rita Skeeter rivela l'infanzia disturbata, la giovinezza sregolata, le interminabili faide e i colpevoli segreti che Silente ha portato con sé nella tomba. PER CHé il più volte candidato al ruolo di Ministro della Magia si accontentò di restare un semplice preside? QUALE era il vero scopo della società segreta nota come Ordine della Fenice? COME si concluse davvero la vita di Silente? Le risposte a queste e a molte altre domande nell'esplosiva biografia Vita e Menzogne di Albus Silente di Rita Skeeter. Intervista esclusiva all'autrice di Betty Braithwaite, a pagina 13.
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   Di persona, Rita Skeeter è molto più affabile e gentile di quanto i suoi ritratti in punta di piuma, celebri per la loro ferocia, possano suggerire. Mi riceve nell'ingresso della sua casa accogliente e mi accompagna in cucina per offrirmi una tazza di tÈ, una fetta di torta e, inutile dirlo, una bella dose di freschissimi pettegolezzi.
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   Indubbiamente a Rita Skeeter non è mancato il tempismo. Il suo libro di novecento pagine è stato concluso appena quattro settimane dopo la misteriosa morte di Silente a giugno.
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   «Oh, sì» Rita Skeeter annuisce con veemenza, «ho dedicato un intero capitolo alla relazione Potter-Silente. è stata definita malsana, perfino sinistra. Di nuovo, i tuoi lettori dovranno comprare il mio libro per conoscere tutta la storia, ma non c'È dubbio che Silente abbia manifestato fin dall'inizio un interesse innaturale per Potter. Che sia stato davvero per il bene del ragazzo... be', lo vedremo. Certo non è un segreto che Potter ha vissuto un'adolescenza assai difficile».
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   E su questa intrigante esca mi congedo. Non c'È alcun dubbio: Rita Skeeter ha prodotto un bestseller istantaneo. Le legioni di ammiratori di Silente possono tremare nell'attesa di ciò che presto sarà rivelato sul loro eroe.
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   Si buttò a sedere sul letto. Il frammento di specchio cadde lontano; lo raccolse e se lo rigirò tra le dita, riflettendo, pensando a Silente e alle falsità con le quali Rita Skeeter lo diffamava...
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   «Non so se hai visto l'intervista che Rita Skeeter ha rilasciato su Silente».
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   «Be', in quell'intervista» riprese Harry «Rita Skeeter insinua che il professor Silente da giovane fosse coinvolto nelle Arti Oscure».
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   Forse Doge avvertì i dubbi di Harry, perché si rabbuiò e si affrettò ad aggiungere: «Harry, Rita Skeeter è una tremenda...»
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   «Rita Skeeter? Oh, io l'adoro, la leggo sempre!»
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   «Ciao di nuovo, Barry, o com'È che ti chiami» salutò Harry. «Allora, che cosa dicevi di Rita Skeeter, Elphias? Lo sai che ha scritto la biografia di Silente? Non vedo l'ora di leggerla, devo ricordarmi di ordinare una copia al Ghirigoro!»
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   «E ti dirò di più» aggiunse Muriel con un singhiozzo nell'abbassare il calice. «Credo che Bathilda abbia vuotato il sacco con Rita Skeeter. Tutte quelle allusioni a una fonte importante vicina ai Silente... lei è stata testimone di tutta la vicenda di Ariana, i conti tornerebbero!»
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   «Bathilda non parlerebbe mai con Rita Skeeter!» bisbigliò Doge. «Bathilda Bath?» intervenne Harry. «L'autrice di Storia della Magia?» Ricordava il nome, stampato sulla copertina di un libro di scuola, non uno dei più consultati, doveva ammetterlo.
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   «Oh, ci sono tanti modi di ridestare i ricordi e sono certa che Rita Skeeter li conosce tutti» osservò zia Muriel. «Ma anche se Bathilda è del tutto andata, di sicuro possiede ancora vecchie foto, forse anche delle lettere. Conosceva i Silente da anni... valeva proprio la pena di fare un giretto a Godric's Hollow».
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   «Ma sai quanto era falso tutto quello che Rita Skeeter ha scritto su di te! Doge ha ragione, come puoi permettere che queste persone sciupino i tuoi ricordi di Silente?»
Il racconto di Kreacher (Cap. 10 Harry Potter 7)

   «Harry, pensi seriamente di poter trovare la verità in quel che dicono una vecchia perfida come Muriel o Rita Skeeter? Come fai a crederci? Tu conoscevi Silente!»
Il racconto di Kreacher (Cap. 10 Harry Potter 7)

   Ron e Hermione esplosero in esclamazioni sdegnate, ma Harry non disse nulla. Spinse via il giornale; non voleva leggere altro: sapeva che cosa c'era scritto. Solo chi era in cima alla Torre quando Silente era morto sapeva chi l'aveva ucciso davvero e, come Rita Skeeter aveva già proclamato a tutto il mondo magico, Harry era stato visto fuggire da quel luogo pochi istanti dopo la caduta di Silente.
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   DI ALBUS SILENTE, TRA POCO IN LIBRERIA di Rita Skeeter
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   Harry attraversò la stanza di corsa e lo afferrò, ma nel momento in cui lo toccò capì che non era affatto uno specchio. Silente sorrideva pensoso dalla lucida copertina di un libro. A prima vista, Harry non aveva notato la riccioluta scritta verde che attraversava il cappello: 'Vita e Menzogne di Albus Silente', e nemmeno il nome dell'autore stampato sul petto: 'Rita Skeeter, autrice del bestseller Armando Dippet: Maestro o Mentecatto?' Harry aprì il libro a caso e vide una foto a tutta pagina di due ragazzi che ridevano come matti, le braccia l'uno attorno alle spalle dell'altro. Silente aveva i capelli lunghi fino alla vita e una barbetta ispida simile a quella di Krum che aveva tanto irritato Ron. Il ragazzo che si sbellicava silenziosamente accanto a lui aveva un'espressione allegra e ribelle. I suoi capelli biondi ricadevano a boccoli sulle spalle. Harry si chiese se fosse il giovane Doge, ma prima che riuscisse a leggere la didascalia la porta dell'ufficio si aprì.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Dunque Rita Skeeter e Muriel avevano detto almeno una porzione di verità. La famiglia Silente aveva vissuto lì e una parte di essa ci era morta.
Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7)

   Bathilda sembrava assente. Harry si sentì molto frustrato. Come aveva fatto Rita Skeeter ad aprire lo scrigno dei suoi ricordi?
Il Segreto di Bathilda (Cap. 17 Harry Potter 7)

   «Ma non dimenticare, Harry, che è opera di Rita Skeeter».
Vita e Menzogne di Albus Silente (Cap. 18 Harry Potter 7)

   «Sì» rispose subito Aberforth. «Hai letto Rita Skeeter, eh, signorina?» Anche alla luce rosata del fuoco si notava che Hermione era arrossita. «Ce ne ha parlato Elphias Doge» spiegò Harry, cercando di difendere
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)